Se si possiedono animali esotici conviene assicurarsi per diversi validi motivi.
Alcune specie esotiche, come pappagalli, rettili, anfibi, particolari tipi di pesci ed altro ancora, sono detenibili in Italia e regolamentate dalla CITES (la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, che detta le linee guida sin dagli anni 80 per il commercio, acquisto, trasporto e detenzione di piante e animali, vietando tutte queste attività sulle specie definite protette), e sono molti gli appassionati che si decidono all’acquisto.
Tuttavia si tratta di specie non appartenenti all’ecosistema del nostro paese e, pertanto, la loro gestione comporta particolari accortezze, che possono tradursi in spese importanti.
Di seguito vi spieghiamo perché conviene assicurarsi per tutelare al meglio i propri animali esotici.
I costi di gestione di un animale esotico
Quanto costa gestire un animale esotico?
Ci sono molte variabili da considerare: la specie, le dimensioni, l’età, le condizioni di salute etc.
Dopo il costo d’acquisto dell’animale, è necessario predisporre una spazio di stabulazione adatto, che simuli le condizioni dell’habitat della specie.
Teche, acquari, terrari, lampade scaldanti etc. hanno costi molto alti, di acquisto, manutenzione, dotazioni e consumi elettrici.
E tuttavia tali condizioni sono irrinunciabili: se mal gestito, un animale esotico può rapidamente ammalarsi ed addirittura morire.
Anche l’alimentazione deve essere molto curata, andando ad integrare mangimi con frutta e vegetali freschi per gli erbivori, nonché insetti e piccoli mammiferi, rigorosamente morti (acquistabili nei negozi specializzati), per i carnivori, (es. i serpenti, che solitamente vengono nutriti con topi decongelati).
Di fatto, tutto questo processo di gestione non è rimborsabile da nessun tipo di assicurazione, pertanto è necessario valutare bene quanto andrà ad impattare sul bilancio familiare.
Animali esotici: conviene assicurarsi per le spese veterinarie?
Diverso è il discorso sulle spese veterinarie, per le quali è vivamente consigliata una polizza assicurativa per gli esotici.
In questo caso, conviene assicurarsi perché gli animali esotici sono estremamente delicati e soffrono spesso di scompensi dovuti al fatto di non vivere nel proprio habitat.
Ormai anche le cliniche veterinarie dispongono di specialisti che possono curare tali animali, ma, tendenzialmente, le cure veterinarie sono molto più costose per serpenti & co. rispetto a quelle per cani e gatti.
In questo caso è più che opportuno stipulare una polizza assicurativa che copra interventi e malattie (esattamente come con gli animali domestici) per non rischiare di accumulare conti salati.
Va detto che anche i premi di una polizza veterinaria per esotici sono più alti di quella per i pet tradizionali (cani, gatti, conigli etc.).
Animali esotici: conviene assicurarsi per la RC?
L’assicurazione sanitaria per gli animali, come abbiamo detto, copre generalmente infortuni e malattie (con tutto quello che è incluso all’interno di questi processi); a volte si può prevedere anche un rimborso per i medicinali.
La responsabilità civile verso terzi (il padrone dell’animale è, per la legge, il soggetto a cui attribuire sempre la responsabilità del danno procurato dall’animale) non è obbligatoria (a meno che, per i cani, non sia espressamente indicato dal veterinario che ha in cura l’animale), ma molti la aggiungono al pacchetto polizza, per l’eventualità di liti con altri cani, morsi etc.
Come comportarsi per gli esotici?
Anche se si tratta di animali che non possono circolare per strada, e vivono in case di privati, conviene assicurarsi per la RC per tutelare, ad esempio, i collaboratori domestici.
In Italia, infatti, non si possono detenere in casa animali velenosi/pericolosi, ma il morso di un serpente, di un’iguana o di un pappagallo è comunque doloroso e può infettarsi.