In Italia, l’assicurazione RC per il cane è stata obbligatoria, per quelle razze considerate “pericolose”, fino al 2009.
Il Ministero della Salute emana l’ordinanza che conteneva la famigerata black list il 12 dicembre 2006. Scatenando subito numerose polemiche. Approfondiamo.
La black list canina e l’obbligo di assicurazione RC per i cani
La “lista nera” delle razze canine entra in vigore nel 2007.
Tale lista individua ed elenca delle razze considerate pericolose e dall’aggressività incontrollata, ma è subito tacciata come antiscientifica.
Esperti cinofili e veterinari sottolineano, subito dopo l’entrata in vigore del provvedimento, “l’inconsistenza scientifica di una lista di tipi canini a rischio di aggressività, rilevando come radici di una potenziale pericolosità di alcuni soggetti debbano invece ricercarsi nel rapporto tra l’uomo e il cane”.
Ovviamente, le razze incluse nella lista, erano soggette all’obbligo di stipula di una polizza RC per danni a terzi causati dal cane stesso.
La responsabilità si sposta dal cane al padrone
Un’ulteriore ordinanza del 3 marzo 2009, emanata dal medesimo ministero, ha in seguito cancellato la black list, stabilendo il precetto secondo cui “il padrone è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose”.
L’abrogazione della lista delle razze pericolose elimina anche l’obbligo di stipulare l’assicurazione per i cani che vi erano stati inclusi.
Casi in cui l’assicurazione RC per il cane è obbligatoria
E tuttavia, un’altra ordinanza del Ministero della Salute, datata 2013, obbliga i proprietari dei cani inseriti nel Registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività, (redatto ed aggiornato dai servizi veterinari), a sottoscrivere una polizza RC per danni contro terzi causati dal proprio animale.
A oggi, quindi, l’assicurazione RC per i cani è obbligatoria solo dietro segnalazione del veterinario e solo nel caso in cui il cane, al di là della razza e della taglia, abbia morso o aggredito o mostrato un carattere incline alla violenza o comunque difficile, finendo nel suddetto Registro.
In tutti gli altri casi l’assicurazione è facoltativa, anche se è decisamente consigliata.
Ricordiamo infatti che la responsabilità civile per il proprietario di un animale è attiva anche nel caso in cui l’animale si fosse smarrito o fosse fuggito.
Inoltre è quanto mai opportuno prevedere una copertura sanitaria per il proprio pet, a fronte dei costi importanti che possono caratterizzare una malattia o un infortunio.