Negli ultimi anni, il panorama della cyber security è cambiato in modo radicale. Con l’aumento delle minacce digitali e la crescente dipendenza da tecnologie sempre più complesse, le Piccole e Medie Imprese (PMI) si trovano a fronteggiare un rischio significativo per la loro sopravvivenza. Gli attacchi informatici non riguardano più solo le grandi multinazionali; anzi, secondo recenti studi, le PMI sono diventate un bersaglio primario per i criminali informatici a causa delle loro difese generalmente meno sofisticate. Qual è allora il ruolo delle assicurazioni nella protezione delle PMI? Vediamolo insieme.
Il ruolo fondamentale delle assicurazioni
Una ricerca condotta dall’IVASS nel 2023 ha rivelato che un numero crescente di PMI è vittima di cyber attacchi che possono portare alla violazione dei dati aziendali, al blocco delle operazioni e a danni economici ingenti. Questi rischi possono avere un impatto devastante sulle imprese, che spesso non hanno la capacità finanziaria di recuperare rapidamente dalle perdite o di far fronte alle ripercussioni legali e reputazionali.
Per mitigare i rischi legati ai cyber attacchi, le assicurazioni cyber risk rappresentano uno strumento cruciale. Le polizze dedicate a questo tipo di rischio offrono una protezione essenziale contro le conseguenze economiche e operative di un attacco informatico. L’assicurazione copre, ad esempio, i costi di ripristino dei sistemi, il risarcimento per la violazione dei dati sensibili, le spese legali e i costi legati alla perdita di profitto dovuti all’interruzione dell’attività aziendale.
Tuttavia, non tutte le imprese sono automaticamente eleggibili per una copertura assicurativa completa. Le compagnie assicurative richiedono, infatti, che le aziende dimostrino di avere in atto misure minime di sicurezza informatica. Queste includono, tra le altre, l’implementazione di antivirus e firewall aggiornati, backup frequenti e procedure di gestione del rischio IT interne. La presenza di questi strumenti di protezione è fondamentale non solo per ridurre la probabilità di un attacco, ma anche per garantire la validità delle coperture assicurative.
PMI Italiane e Cybersecurity: una situazione preoccupante
Come riportato da Insurzine, un recente studio ha evidenziato che 3 PMI su 4 si aspettano di subire un attacco informatico entro il 2025. Questo dato allarmante riflette una crescente consapevolezza del rischio, ma al tempo stesso mette in luce la vulnerabilità delle piccole e medie imprese italiane, che spesso non investono sufficientemente in cybersecurity. Uno dei motivi principali è il costo: molte PMI ritengono che le soluzioni di protezione informatica siano eccessivamente costose e complesse da implementare.
Tuttavia, le perdite economiche derivanti da un cyber attacco superano di gran lunga i costi di una protezione adeguata. Le PMI che subiscono un attacco possono vedere compromessi i propri dati, rallentare o bloccare la produzione, e incorrere in costi aggiuntivi per la gestione dell’emergenza. Senza contare le possibili sanzioni legate alla violazione delle normative sulla protezione dei dati, come il GDPR. La soluzione assicurativa diventa quindi non solo un’opzione, ma una necessità per garantire la continuità operativa.
Come funzionano le polizze Cyber Risk?
Le polizze cyber risk si sono evolute per rispondere ai nuovi scenari di rischio. Queste assicurazioni possono coprire:
- Ripristino dei sistemi dopo un attacco, compresi i costi di sostituzione di hardware e software compromessi.
- Responsabilità civile per violazione dei dati, con copertura legale nel caso di azioni legali intentate da clienti o partner commerciali.
- Estorsione informatica, per proteggere le aziende da attacchi ransomware in cui i criminali bloccano l’accesso ai dati aziendali fino al pagamento di un riscatto.
- Perdita di profitti, qualora l’attacco porti a un’interruzione significativa delle operazioni aziendali.
In aggiunta, alcune compagnie assicurative stanno adattando le loro polizze per rispondere ai nuovi rischi emergenti. Un esempio è rappresentato dalle polizze che coprono le minacce legate all’uso dell’intelligenza artificiale generativa o a specifiche tecnologie avanzate. Questo tipo di approccio dimostra come le assicurazioni siano in continua evoluzione per proteggere le PMI da minacce sempre più sofisticate.
Misure preventive e best practice per le PMI
Oltre a sottoscrivere una polizza assicurativa, le PMI devono adottare misure preventive per ridurre il rischio di attacco informatico. Tra queste, è fondamentale eseguire periodicamente backup dei dati (secondo la regola del 3-2-1, che prevede di conservare tre copie dei dati, su due supporti diversi, di cui uno offline) e implementare un programma di formazione continua per i dipendenti sulla sicurezza informatica.
Un altro aspetto chiave è la valutazione della vulnerabilità dell’infrastruttura IT aziendale, spesso trascurata. Questo processo consente di identificare punti deboli nei sistemi e di implementare soluzioni adeguate prima che un attacco possa verificarsi.
Conclusione
Per le PMI, il cyber risk rappresenta una minaccia reale che non può più essere ignorata. Sebbene investire in cybersecurity possa sembrare un costo elevato, è fondamentale capire che le conseguenze di un attacco informatico possono essere devastanti. Il ruolo delle assicurazioni nella protezione delle PMI è sempre più importante, poiché le polizze assicurative offrono una protezione vitale, ma devono essere supportate da misure di sicurezza informatica efficaci. Investire in una polizza cyber risk significa tutelare il futuro dell’azienda, proteggendola da perdite economiche e danni reputazionali difficili da recuperare.