In Italia l’assicurazione dentistica è oggi una scelta quasi obbligata, soprattutto (ma non solo) per le famiglie.
Questo perché, nonostante nel nostro paese l’assistenza sanitaria sia (prevalentemente) a carico dello Stato, le cure odontoiatriche rappresentano una sorta di eccezione, e le prestazioni negli studi dentistici privati sono molto costose.
Vediamo perché.
Cure odontoiatriche e SSN
Il sistema sanitario nazionale italiano copre, tra mille difficoltà, tutte le casistiche possibili legate alle necessità sanitarie delle persone. Tranne le cure odontoiatriche.
O meglio: la copertura pubblica per le spese dentistiche si limita ad un livello di base, indicato indicato nel testo contenente i criteri aggiornati dei LEA – Livelli Essenziali di Assistenza, sul sito del Ministero della Salute.
Inoltre, la copertura si limita a queste due categorie:
- Programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva (0-14 anni);
- Soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità (es. invalidi, malati cronici, trapiantati etc. o persone con difficoltà socio-economiche).
Questo non vuol dire che non si viene curati se non si rientra in queste due categorie: tutta la popolazione può accedere a cure odontoiatriche tramite il SSN, ma solo se finalizzate all’individuazione di tumori del cavo orale o se caratterizzate da un livello di emergenza elevato, come ad esempio una grave infiammazione o una emorragia.
A tutto questo si devono aggiungere gli spaventosi tempi di attesa per ottenere gli appuntamenti (ad eccezione, ovviamente, delle prestazioni in regime di pronto soccorso e quelle legate alla cura dei tumori specifici).
L’unica alternativa è, quindi, rivolgersi agli studi dentistici privati, che sono notoriamente molto onerosi.
Ecco perché è davvero necessario stipulare un’assicurazione dentistica che copra tutte le casistiche che possono riguardare le cure odontoiatriche!
Le prestazioni dentistiche comuni escluse dal SSN
Come è evidente, dalla copertura assicurata dal SSN, rimangono fuori tutte le prestazioni più comuni, dalla cura delle carie alla pulizia dei denti, ai costosissimi apparecchi ortodontici per bambini o adulti.
Come può dunque una famiglia, o un singolo, tutelarsi dalle ingenti spese legate alle cure dentistiche, all’igiene ed alla prevenzione?
Le assicurazioni sanitarie dentistiche sono polizze specifiche per coprire le esigenze legate a questi trattamenti sanitari, e sono adattabili alle diverse realtà e necessità familiari.
Vediamo come funzionano.
Come funziona l’assicurazione dentistica
Tendenzialmente, le assicurazioni dentistiche prevedono la possibilità accedere alle cure presso studi privati a costi ridotti o, in alcuni casi, di ottenere un rimborso, totale o parziale, ovviamente a fronte del pagamento di un premio annuale o mensile.
Rimborsi
Il rimborso totale è solitamente previsto per le cure odontoiatriche ordinarie (pulizia dei denti, radiografie di controllo, canalizzazioni, otturazioni normali, etc.).
Invece, in caso di interventi complessi e costosi (es. protesi ortodontiche), l’assicurazione dentistica offre un rimborso parziale, legato ai limiti di copertura previsti dal contratto.
Sconto sulle cure
La maggior parte delle assicurazioni dentistiche si basa sulla formula dello sconto sulle prestazioni incluse nella polizza.
In pratica, invece di dover sostenere interamente le spese e successivamente richiederne il rimborso, è possibile presentare un apposito coupon, erogato dalla compagnia assicurativa, presso lo studio dentistico scelto, per ottenere preventivamente lo sconto sulla prestazione.
Come scegliere l’assicurazione dentistica
La scelta dell’assicurazione dentistica è ovviamente subordinata alle esigenze specifiche, personali e familiari.
Malattie ortodontiche, incidenti, fratture, necessità di trattamenti specifici come apparecchi o impianti, possono richiedere una copertura più estesa.
È importante valutare quali trattamenti includere nel piano e capire bene gli eventuali limiti sulla copertura, sia annuali che a lungo termine, oltre a verificare se sono comprese procedure considerate non curative ma cosmetiche (es. sbiancamento dei denti).
Alcuni piani limitano la scelta del dentista all’interno di una rete specifica.
La verifica della presenza del proprio dentista di fiducia all’interno del network dell’assicurazione può essere un fattore decisivo.
Partendo dal budget disponibile, è necessario considerare i costi complessivi, che includono premi, franchigie, co-pagamenti e massimali.
Nel caso delle polizze assicurative dentali che prevedono il rimborso, uno dei criteri di scelta dovrebbe essere quello dei tempi di rimborso delle spese, soprattutto in caso di interventi molto costosi.