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Assicurazione sanitaria per freelance: ecco perché conviene

Perché i professionisti freelance a partita IVA dovrebbero seriamente pensare ad un’assicurazione sanitaria  integrativa?

La risposta è legata al fatto che tali categorie di lavoratori, in alcuni specifici casi, godono di una tutela sanitaria pubblica limitata rispetto ai dipendenti, pubblici o privati. 

Senza contare la perdita di reddito in caso di malattie gravi o ricoveri prolungati.

Nel nostro paese, la copertura per la malattia/infortunio di un lavoratore dipendente è regolata in modo che sia l’INPS, sia il datore di lavoro, contribuiscano al pagamento dell’indennità di malattia, secondo regole specifiche che dipendono dalla durata dell’assenza e dal tipo di contratto di lavoro.

In ogni caso, il lavoratore ha il diritto di rimanere a casa fino alla guarigione e percepire il proprio stipendio.

Per i professionisti autonomi con partita IVA la situazione è opposta: non sono coperti da un’indennità pagata dall’INPS. 

Questo significa che, in caso di malattia o infortunio, non ricevono alcun pagamento sostitutivo del reddito da parte dell’istituto di previdenza sociale, pertanto devono gestire autonomamente il rischio di perdita di reddito.

Inoltre, se si tratta di un infortunio, i tempi di recupero dipendono anche dalle liste di attesa per la prestazioni presso le strutture pubbliche, che possono dilatarsi in mesi o addirittura anni.

Ovviamente la sanità pubblica tutela allo stesso modo le lavoratrici dipendenti e quelle freelance in merito agli esami da effettuare durante il corso della gravidanza e dopo la nascita del bambino.  Anche se, comunque, a seconda delle diverse regioni, sussiste la difficoltà di effettuare nei tempi prestabiliti ecografie ed altre analisi fondamentali con il SSN. 

Diverso è il caso del sostegno al reddito e del congedo parentale.

Ecco le tutele da parte dello Stato.

Lo Stato italiano prevede un congedo di maternità obbligatorio di 5 mesi (2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo, oppure un mese prima del parto e quattro mesi dopo), durante il quale la lavoratrice riceve un’indennità pari al 100% della retribuzione, pagata dall’INPS.

Dopo il congedo di maternità, sia la madre che il padre hanno diritto a un congedo parentale, fino a un massimo di 10 mesi complessivi da dividere tra i genitori, con un’indennità pari al 30% dello stipendio (fino ai primi 6 anni di vita del bambino).

Durante la gravidanza, la lavoratrice ha diritto a specifiche tutele in ambito lavorativo, come l’adattamento delle mansioni in caso di rischi per la salute.

Tutele presenti e mancanti.

Anche le lavoratrici autonome hanno diritto al congedo di maternità di 5 mesi totali pagato dall’INPS, ma l’importo dell’indennità può variare in base ai contributi versati e al reddito.

A differenza delle dipendenti, le lavoratrici autonome non hanno diritto a un congedo parentale retribuito dopo la maternità.

Vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi per un professionista freelance a partita iva che decide di stipulare un’assicurazione sanitaria.

Alcune assicurazioni sanitarie offrono coperture specifiche per la gravidanza e il post-parto, come l’accesso a visite specialistiche, esami più approfonditi, e assistenza durante il parto in strutture private. 

Questa assicurazione sanitaria è consigliata sia alle professioniste freelance che alle lavoratrici dipendenti.

Le polizze più complete possono includere una copertura per la perdita di reddito in caso di complicazioni legate alla gravidanza che richiedono un’astensione prolungata dal lavoro.

In ogni caso, la presenza di un’assicurazione sanitaria può offrire maggiore tranquillità e supporto durante un periodo così delicato come la gravidanza e il post-parto.

Le liste d’attesa per alcuni trattamenti o per visite specialistiche possono essere lunghe nel sistema sanitario pubblico. Una polizza sanitaria privata spesso consente di accedere a visite e trattamenti in tempi più brevi.

Come freelance, non avendo un datore di lavoro che copre i giorni di malattia, una malattia prolungata può significare una perdita di reddito. Alcune polizze sanitarie includono coperture che possono compensare parzialmente la perdita di guadagno in caso di malattie gravi o ricoveri prolungati.

Le assicurazioni sanitarie private offrono la possibilità di scegliere tra diverse opzioni e livelli di copertura, consentendo ai professionisti freelance di personalizzare il piano in base alle proprie esigenze e capacità finanziarie.

Le spese per un’assicurazione sanitaria possono essere deducibili fiscalmente, riducendo così il carico fiscale complessivo del professionista. 

Inoltre, avere un’assicurazione sanitaria offre maggiore tranquillità, sapendo di avere accesso immediato a cure di alta qualità in caso di necessità.

In un simile scenario, l’assicurazione sanitaria per freelance e partite iva diventa un investimento imprescindibile per tutelare sé stessi e la propria professionalità.

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